Volo della United Airlines diretto a Roma perde quota sull’Atlantico: costretto all’atterraggio di emergenza

Il velivolo era partito lo scorso 21 giugno dall’aeroporto internazionale di San Francisco
Un volo della United Airlines è stato costretto a un atterraggio d’emergenza dopo aver perso improvvisamente quota sull’Atlantico: è quanto avvenuto lo scorso 21 giugno a un velivolo partito dall’aeroporto internazionale di San Francisco e diretto a Roma. Secondo quanto riporta Aviation Source News, dopo circa otto ore di volo, l’aereo, mentre sorvolava l’Oceano Atlantico, ha iniziato una discesa rapida fino a 6.400 metri. Il pilota, viste le difficoltà, ha inviato un codice squawk 7700, un segnale internazionale di emergenza, dirottando l’aereo in Islanda dove ha effettuato un atterraggio d’emergenza.
“Il 777 sta scendendo sotto i 3.000 metri. In base alla traiettoria di discesa e alla pista in uso, l’aereo si sta preparando per un avvicinamento diretto alla pista 01” è il messaggio del servizio di monitoraggio voli registrato dieci minuti prima dell’atterraggio. L’aereo è successivamente atterrato senza problemi all’aeroporto internazionale di Keflavík, vicino a Reykjavík. Il volo, che contava 275 passeggeri più 14 membri dell’equipaggio, è stato definitivamente cancellato e non ha proseguito per Roma. Tutti i passeggeri sono stati successivamente imbarcati su un altro aereo che li ha portati nella Capitale. Contattata dalla rivista People, la United Airlines ha parlato di un “problema meccanico”.