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Home » Esteri

Banche armate: da dove prende i soldi Israele?

Immagine di copertina
Credit: Israel Bonds

Ecco chi e come finanzia le guerre di Netanyahu

Quasi 20 miliardi di euro raccolti in meno di un anno e mezzo e una manciata di banche, soprattutto statunitensi, francesi, tedesche e britanniche, coinvolte: così dal 7 ottobre 2023 Israele ha finanziato prima la reazione militare agli attentati di Hamas e della Jihad Islamica nella Striscia di Gaza, poi gli interventi in Libano e in raid in Siria e Yemen e in seguito gli attacchi all’Iran. Secondo un’indagine condotta dall’istituto di ricerca finanziaria olandese Profundo e pubblicata dalle ong BankTrack e Pax, tra il 7 ottobre 2023 e il gennaio 2025, sette banche hanno sottoscritto  nuovi titoli di Stato emessi da Israele per una somma pari a 19,4 miliardi di dollari.

La più coinvolta è l’americana Goldman Sachs, che in questo periodo ha sottoscritto circa 7,23 miliardi di dollari in “obbligazioni di guerra” israeliane, seguita dalle statunitensi Bank of America (3,63 miliardi) e Citigroup (2,89 miliardi), dalla tedesca Deutsche Bank (2,49 miliardi), dalla francese BNP Paribas (circa 2 miliardi), dall’americana JPMorgan Chase (circa 690 milioni) e dalla britannica Barclays (circa mezzo miliardo). Questi recenti prestiti, che vanno a finanziare il bilancio statale complessivo dello Stato ebraico, sono stati impiegati espressamente allo scopo di alimentare lo sforzo bellico di Tel Aviv. A febbraio dello scorso anno fu lo stesso ministero delle Finanze israeliano a confermare la necessità di vendere «una quantità quasi record di titoli di Stato» nel corso del 2024 per continuare a finanziare la guerra.

Inoltre Israel Bonds, l’organismo affiliato al governo israeliano e responsabile della commercializzazione dei bond pubblici agli investitori internazionali, ha pubblicizzato specificamente questi titoli come opportunità per sostenere «Israele in guerra». Ma lo sforzo non ha coinvolto soltanto le banche citate. Dal 7 ottobre 2023 infatti, secondo l’indagine di Profundo, una ventina di investitori istituzionali, in gran parte gestori patrimoniali statunitensi, hanno acquistato titoli di Stato israeliani per i propri fondi di investimento che per i propri clienti.

Il principale investitore è stata la compagnia assicurativa tedesca Allianz, che da sola ha acquistato almeno 960 milioni di dollari di obbligazioni israeliane, seguita dalle società statunitensi Vanguard (546 milioni), Wellington Management (250 milioni), Franklin Resources (173 milioni) e Capital Group (124 milioni). In sesta posizione, secondo il gruppo di ricerca olandese, figura anche un istituto di credito italiano, BPER Banca, con 99 milioni di titoli di stato israeliani acquistati dal 7 ottobre 2023 al gennaio 2025.

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