Delitto di Garlasco, i primi risultati dell’incidente probatorio: “Sulle impronte in casa Poggi non c’è Dna”

La traccia sulla porta di casa non ha rivelato la presenza di sangue
I primi risultati dell’incidente probatorio sui fogli di “acetato” sui quali sono state conservate le impronte mai analizzate in casa Poggi non hanno rivelato presenza di Dna: è quanto rivelato dal Corriere della Sera. Tra le tracce analizzate c’è anche l’impronta 10 rilevata sulla porta di casa Poggi che era stata ritenuta significativa perché poteva essere stata lasciata dal killer. Nei giorni scorsi già il test per rivelare tracce di sangue sull’impronta avevano dato esito negativo anche se ulteriori esami verranno ripetuti nei prossimi giorni. Ora, però, arriva la conferma che sulla traccia non vi è Dna. L’impronta, inoltre, secondo una consulenza della procura di Pavia non apparterebbe né ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi e detenuto nel carcere di Bollate da 10 anni, né ad Andrea Sempio, nuovo indagato dell’inchiesta.
Consulenti e periti si riuniranno nella giornata di venerdì per nuovi test. Al momento restano da analizzare il tappetino del bagno, dove c’è l’impronta della scarpa del killer, che i giudici della Cassazione hanno attribuito ad Alberto Stasi, le tracce di sangue repertate in casa e i tamponi sul corpo di Chiara Poggi. Poi si discuterà su un tema centrale della nuova inchiesta della procura di Pavia: ovvero l’utilizzabilità del dna sulle unghie della vittima e il confronto con quello di Andrea Sempio.